Jean Perdu ha cinquant'anni e una libreria galleggiante ormeggiata sulla Senna, la Farmacia letteraria: per lui, infatti, ogni libro è una medicina dell'anima. Da ventun anni vive nel ricordo dell'amata Manon, sparita all'improvviso lasciandogli soltanto una lettera che Jean non ha mai avuto il coraggio di aprire. Ora lui vive da solo in un palazzo abitato dai personaggi più vari: la portinaia che sa tutto di tutti, il giovanissimo scrittore in crisi creativa, la bella signora tradita e abbandonata dal marito. Per ciascuno Jean Perdu trova la cura in un libro, per tutti tranne per se stesso. Finché decide di mettersi in viaggio per cercare la donna della sua vita.
RECENSIONE
L'ho adorato. Passi il periodo di blocco del lettore, passi la noia, il telefono che distrae e ruba tutta l'attenzione ed il tempo, passi tutto ma non questo libro. Davvero, non avrei potuto leggerlo su un telefono, tablet e nemmeno su un kindle, lui va in cartaceo; per me almeno.
Il libro è rassicurante, tranquillo, ti trasporta nella sfera emotiva del suo protagonista Perdu, Perduto, facendo passare in secondo piano la trama un po' banale ma ricca, sicura e nel suo basamento perfetto per un'analisi più profonda del proprio io interiore.
L'amore di Jean per Manon, la donna che gli ha rubato cuore, anima e anni, vive in tutto il libro trovando respiro nei pochi passi del suo diario di viaggio che vengono trascritti creando nel lettore una crescente sensazione di affetto per la ragazza sventurata e la sensazione che lei sia ancora viva, da qualche parte.
Partiamo dal libro con Jean, cinquantenne chiuso, introverso che ha nascosto la sua vita nella libreria galleggiante su cui lavora, la Lulù, e l'unico affetto che si permette di provare è quello per i due gatti randagi Lindgren e Kafka; lo seguiamo nel suo viaggio e lo troviamo infine come uomo consapevole di aver perso vent'anni su un'idea sbagliata e tuttavia pronto a vivere di nuovo, non nel rimpianto ma nella vita vera.
Le ambientazioni sono tali da far sembrare di essere in un'altra epoca, tant'è che quando ci si avvicina alla "civiltà" con servizi bancomat, cellulari e altro sembra assurdo tanto poco sono inseriti all'interno del libro.
Una frase all'interno del libro mi ha sconvolta per la sua "volgarità", mi spiego meglio, lo stile vira spesso sul poetico e analizza le emozioni dei personaggi e quella frase stona in maniera piuttosto evidente, un po' come quando Max esordisce con delle parolacce, un po' a caso.
Certamente è anche strano che una persona per vent'anni si isoli in questa maniera; altro personaggio strano e poco realistico è Luc, un uomo che non solo accetta che la moglie abbia altri compagni ma che non la giudichi per questo e le faccia fare quanto desidera? Non so quanto questo possa trovare realizzazione nella vita reale, resta dunque per me il sogno di Manon, avere due uomini che la amano e la lasciano vivere come più desidera.
Anche l'amore per Catherine è paradossale per certi versi, capisco che lei non gli risponda mai alle lettere all'inizio perché non saprebbe dove inviargliele, ma successivamente quando lui si stabilisce a Sanary, per un periodo, prima delle telefonate poteva anche rispondergli.
L'amore tra i due è tranquillo, senza grandi drammi, è aiutarsi l'un l'altro senza essere invadenti, capire le proprie essenze e le esigenze dell'altro senza per forza essere invadenti.
E ancora come può una persona passare così facilmente la sua barca ad altri con la sua attività commerciale sopra? Non dovrebbero esserci come minimo delle pratiche burocratiche?
Ho letto recensioni negative, positive ed eccessivamente positive o negative che mi hanno fatto riflettere. Certo non brilla per innovazione, ma ha uno stile scorrevole, che ti trasporta nel libro; i personaggi non saranno tutti caratterizzati bene e alcuni compaiono poco o niente un po' come delle comparse ma servono come aiuto e fase di passaggio per il protagonista.
Una recensione io proprio non l'ho capita, diceva che non è un libro da leggere in treno o sotto l'ombrellone, eppure io - anche visto il tempo ultimamente - l'ho letto in treno, eppure questo non ha certo scalfito quello che questo libro ha significato per me.
Non sarò io a dirvi dove è meglio che lo leggiate, certo però una coperta calda e dei fazzoletti verso la fine sono utili.
è un libro che va bene se siete saturi di fantasy e young adult, di libri "commerciali" e delle critiche e delle lusinghe che non hanno una reale base.
VOTO
8/10
Sembra una storia molto interessante.
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