
"Fidanzati dell'inverno" è il primo volume di una saga fantastica (L'Attraversaspecchi) che si snoda tra le mirabolanti peripezie della protagonista Ofelia, una ragazza un po' goffa ma dotata di due doni assolutamente speciali (può attraversare gli specchi e leggere il passato degli oggetti), e dei bizzarri personaggi che la circondano. Ai "Fidanzati dell'inverno" seguirà la pubblicazione degli "Scomparsi di Chiardiluna" e "La memoria di Babele". L'Attraversaspecchi è una serie letteraria che mescola fantasy, Belle époque, Steampunk creando un'atmosfera unica che sedurrà completamente il lettore.
Ofelia vive su "Anima", la sua arca natale, fino a quando le Decane non organizzano un matrimonio con il misterioso Thorn, intendente del "Polo", altra arca in cui tutto è completamente diverso. Ofelia dovrà passare da un luogo familiare dove tutti sono parenti, ad uno in cui il gelo vige costantemente e in cui la Corte è divisa in tre famiglie principali che si odiano tra loro.Ofelia: ragazza dotata di due tra i poteri più rari su Anima, arca in cui vive, la capacità di Attraversare specchi e quella di poter leggere il passato degli oggetti con il solo tocco delle dita. Impacciata e goffa a causa di un incidente avuto alla sua prima esperienza di attraversamento specchi, cela un'intensa attività mentale tesa allo sforzo di non farsi sottomettere. Come non nominare poi la sciarpa a cui ha dato vita che la accompagna quasi sempre e gli occhiali da vista che cambiano colore in base al suo umore.
Thorn: il promesso sposo di Ofelia, è un uomo freddo, rigido e ambizioso. Inizialmente non è ben disposto nei confronti di Ofelia, anche se con lo scorrere del libro si comincia a percepire una certa abitudine (non in senso negativo) tra i due. Thorn è però anche un uomo nervoso, dettaglio lasciato trasparire dal suo tic più frequente (aprire e chiudere un orologio da taschino) ed estremamente attento.
Berenilde: La zia di Thorn, donna dalla volubilità pressoché scritta nel DNA, fa parte della famiglia dei Draghi, non è ben vista in quanto favorita tra le favorite di Faruk, lo spirito di famiglia del Polo, e perché ha accolto in casa sua Thorn. Non ha molte scusanti per il suo comportamento da pazza psicopatica, ma è nonostante tutto tollerabile, si dimostra ben più sveglia e pronta di spirito di quanto ci si aspetti per tutto ciò che le accade.
Zia Rosaline: la madrina di Ofelia, è una donna con la capacità di riparare la carta, all'inizio la stessa Ofelia non la tiene in gran considerazione ritenendola per lo più fastidiosa e poco arguta, si rivelerà invece di importanza fondamentale per la ragazza come sostegno morale. Rosaline non si abbandona quasi a mai a gesti d'affetto tranne in rare occasioni in cui genuinamente si vede il rapporto tra le due diventare più forte. Sopratutto ciò che comincia a unirle è la conoscenza che fino ad allora non avevano mai approfondito l'una dell'altra.
Renard: un servo di Chiardiluna che aiuterà Ofelia diventandone un amico fidato. Dal momento che un capitolo porta il suo nome, è mia ferma convinzione che morirà, non in questo libro, ma prima o poi verrà assassinato con buona pace di noi lettori sfortunati.
Gaela: serva di Madre Ildegarda, personaggio importante secondo me, dal carattere duro in realtà è una donna che ha patito molto a causa dei capricci della corte.
Archibald: Fa parte dei Miraggi, è un personaggio un po' ambivalente, si porta a letto qualunque donna pur di fare un dispetto al marito ed odia particolarmente Faruk; è geloso delle sorelle tanto da volerle tenere lontano dal sire.
Madre Ildegarda: è un'architetta, proveniente da un'altra arca. Ha progettato tutta Chiardiluna; è una donna ambigua, sempre pronta a screditare tutto e tutti, aiuta chi ne ha bisogno proprio perché lei in quella corte non è mai stata accettata (ecco perché madre e non duchessa, contessa ecc...)
OPINIONE
Il libro è bello. Quello che non capisco è come molti siano totalmente caduti ai suoi piedi. Sarò io diventata cinica e con delle aspettative altissime ma secondo me è stato lodato anche troppo sotto alcuni aspetti. Uno per esempio è la protagonista, Ofelia, all'inizio personaggio molto riuscito, con le sue paure rifinite di un coraggio inaspettato ed insperato affronta ogni prova che le si para davanti senza abbattersi mai o quasi. Desiderosa di opporsi al matrimonio combinato apprezza la freddezza di Thorn, suo promesso sposo, ma dovrà ben presto far fronte alle necessità di una corte spietata e dei vizi di chi la popola. Ofelia è all'inizio intelligente, arguta, attenta ai dettagli, ma alla fine, trasferitasi a Chiardiluna comincia a perdere colpi, può darsi a causa della stanchezza e dei ritmi serrati, ma da qui a non rendersi conto che la zia è vittima di un'incantesimo ce ne vuole. Sono anche rimasta stupita da come Ofelia si dimentichi dell'esistenza del cavaliere, per un incantesimo di quest'ultimo, nonostante lo avesse già incontrato altre volte e ne fosse rimasta colpita lei stessa. Thorn invece per me ricalca in gran parte Mr. Darcy (Orgoglio e Pregiudizio - Jane Austen), schivo, freddo ed austero, per nulla interessato ad Ofelia se non per le sue magiche abilità.
Nel complesso la trama non è male, anzi è molto ben strutturata, anche se in alcuni momenti il ritmo si perde, ma può essere che a me non piaccia in generale la vita di corte come trama. I personaggi sono ben strutturati e caratterizzati, anche se non sempre del tutto descritti; l'autrice preferisce dare pochi, ma essenziali, tratti che ne delimitino il carattere e la fisionomia, scelta che approvo pienamente vista la sua riuscita. Gli ambienti della storia non sono i miei preferiti ma sono strutturati bene, anche se spesso non descritti granché ma riempiti dalla presenza dei personaggi. L'autrice da vita a dei personaggi che si muovono e riempiono uno spazio, non sono piatti e non rimangono incollati alle loro pagine, possono evolversi e crescere.
VOTO
8/10