Sulla gelida arca del Polo, dove Ofelia è stata sbattuta dalla Decane perché sposi suo malgrado il nobile Thorn, il caldo è soffocante. Ma è soltanto una delle illusioni provocate dalla casta dominante dell'arca, i Miraggi, in grado di produrre giungle sospese in aria, mari sconfinati all'interno di palazzi e vestiti di farfalle svolazzanti. A Città-cielo, capitale del Polo, Ofelia viene presentata al sire Faruk, il gigantesco spirito di famiglia bianco come la neve e completamente privo di memoria, che spera nelle doti di lettrice di Ofelia per svelare i misteri contenuti nel Libro, un documento enigmatico che nei secoli ha causato la pazzia o la morte degli incauti che si sono cimentati a decifrarlo. Per Ofelia è l'inizio di una serie di avventure e disavventure in cui, con il solo aiuto di una guardia del corpo invisibile, dovrà difendersi dagli attacchi a tradimento dei decaduti e dalle trappole mortali dei Miraggi. È la prima a stupirsi quando si rende conto che sta rischiando la pelle e investendo tutte le sue energie nell'indagine solo per amore di Thorn, l'uomo che credeva di odiare più di chiunque al mondo. Senonché Thorn è scomparso.
Ofelia: è un personaggio in evoluzione, nel primo libro è una ragazza insicura, incapace di prendere una decisione, ma adesso, specie se messa a confronto con la propria famiglia è in grado tenere testa alla propria madre. La corte l'ha temprata, già, ma le ha insegnato che se vuole avere voce in capitolo allora deve parlare, non può starsene in silenzio in un angolino. All'inizio l'ho trovata un pochino fiappa, ma man mano che il libro procedeva ha preso una sua forma.
Thorn: è il solito stacanovista, Ofelia arriva a pensare di lui che sia il più incorruttibile dei funzionari, il che probabilmente è vero. Quando diventa un'Attraversaspecchi sono rimasta basita, ma forse non dovrei, è una persona che sa esattamente come è, quindi guardando il suo riflesso non ha problemi di cambiamenti di carattere o mentalità.
Berenilde: La zia di Thorn, rimasta incinta nel primo libro, in questo partorisce una bambina, prima figlia diretta di Faruk da secoli. Si affeziona molto a Ofelia, dimostrandole in più occasioni il proprio affetto. In questo libro è un po' meno presente, così come la zia Roseline che diventa sua grande amica.
Padre di Ofelia: mi ha sorpresa molto. Un po' come in The Elite, la famiglia della sposa va a trovarla in una località balneare (palazzo in The Elite), è un uomo debole e succube della moglie, tant'è che quando riesce a parlare stupisce qualsiasi lettore. In qualche modo è davvero preoccupato per la figlia, e questo, ovviamente, andrà a creare dei momenti padre-figlia tra i due. Viene da chiedersi però se questa preoccupazione non sia in realtà frutto della preoccupazione mista a rabbia della madre di Ofelia. Si scopre che da giovane era un'Attraversaspecchi, qualità che non ci aspetta da uno come lui.
Renard: Al momento è ancora vivo, sono sorpresa, non pensavo ci sarebbe riuscito, Gaela manda un biglietto a Ofelia per dirle di aiutarlo in quanto è stato arrestato e da quel momento diventa il consigliere di Ofelia seguendola ovunque.
Gaela: è una nichilista, quindi ha il potere di annullare gli altri poteri familiari di Faruk sicuramente, delle altre Arche non lo so. Gaela è un personaggio molto interessante, devota a Madre Ildegarda e sembra sempre in grado di distinguere il giusto dallo sbagliato.
Archibald: è uno degli scomparsi di Chiardiluna, in realtà si scopre che aveva capito come gli scomparsi fossero spariti ma era convinto che fosse Madre Ildegarda la rapitrice, a torto. La Rete trancia il contatto che lega ogni appartenente alla rete e da quando viene ritrovato non è più lo stesso. Ha sempre i suoi poteri ma viene ignorato dalla propria famiglia, sorelle comprese.
Cartapesta: Il servitore di Archibald, arriva a cercare di uccidere Ofelia per poter aiutare Archibald. Vorrei tanto fare uno spoiler, ma non si può, sappiate solo che era sotto la protezione di Madre Ildegarda, e se siete svegli forse capirete qualcosa. Altrimenti godetevi il libro.
Madre Ildegarda: si suicida in modo orribile, sa di essere arrivata quasi alla fine della sua vita e decide che per sfuggire a Dio l'unica soluzione è andarsene, con un'uscita di scena piuttosto teatrale anche.
Barone Melchior: il ministro dell'eleganza, aiuta Ofelia per buona parte del libro, ma si scopriranno tante cosine su di lui. Mi sono sbagliata a considerarlo una persona buona e diversa dagli altri Miraggi.
Cunegonda: La sorella del barone Melchior, si scopre essere una collaboratrice di Madre Ildegarda nella creazione delle illusioni delle clessidre nonostante le sparli dietro in ogni modo per non far intuire la collaborazione. Aveva un negozio di illusioni, Delizie erotiche mi pare, fallito a causa delle clessidre, ben più popolari.
Vladislava: è un'invisibile a cui Thorn dà il compito di controllare Ofelia.
Le Valchirie: Membre della Rete, vengono messe una a protezione di Berenilde e una a protezione di Ofelia, ma la seconda poi viene tolta in quanto Ofelia non viene più ritenuta meritevole di protezione.
Stanislav: Bambino membro dei Miraggi, è lui che ci darà il tormento per metà libro prima di essere Mutilato (pratica con cui uno Spirito di Famiglia togli i poteri familiari a un individuo), ci fa un po' pena, e il legame che lo lega a Berenilde è contorto e terribile.
OPINIONE (no spoiler free)
Il libro mi è piaciuto moltissimo, più del primo probabilmente, non lo so, all'inizio è stato un po' noioso e per certi versi mi ha delusa, ma mi è piaciuto un sacco. Anche se, pensandoci, un po' l'assenza di personaggi come Berenilde e la zia Roseline e l'ampliarsi dello spazio concesso alla vita di corte rende il libro un po' noioso e vuoto, privo di significato quasi. Quando dico che il libro mi è piaciuto mi riferisco agli ultimi capitoli, dove l'azione si concentra, è pur vero però che si poteva capire benissimo chi fosse il rapitore degli scomparsi, sarebbe bastato anche a Ofelia stare un po' più attenta per capirlo. Quello che non mi aspettavo sono le doti che i due si passano attraverso la cerimonia del Dono. Ofelia può attraversare specchi, dare vita alle cose e leggere gli oggetti (provare, cioè, le emozioni dei proprietari precedenti), e Thorn, essendo un bastardo, ha gli artigli dei Draghi e la memoria degli Storiografi. Io mi sarei aspettata, o meglio, tutti ci siamo aspettati perché indotti a farlo che Thorn diventasse capace di leggere e Ofelia avesse gli artigli. NOPE, ci siamo sbagliati, ovviamente Ofelia ottiene la memoria e Thorn la capacità di attraversare gli specchi, abilità che sfrutta nell'immediato, dandosi alla chetichella. Di base è un buon prosieguo, e si legge volentieri, lo stile non cambia molto, e il libro non evolve, nel senso, sia nel primo sia nel secondo ci si trova all'inizio in una parte noiosa ed è verso la fine che si comincia a correre verso cose più interessanti.
8/10
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